Il problema della politica, oggi, è che si è adeguata al linguaggio degli slogan, dello storytelling. Alle persone invece serve l’esattezza… Il linguaggio della politica impedisce a molti di accettare il punto di non ritorno segnato dalla crisi economica dell’ultimo decennio, la nuova condizione in cui ci si trova a vivere. Così o ci si rassegna all’emarginazione, oppure si abita la frustrazione in attesa di un improbabile ritorno all’età dell’oro. In realtà c’è una terza via, dietro l’angolo: cambiare stile di vita. E la politica, parlando un linguaggio esatto, dovrebbe dirti “smetti di aspettare, cambia”.
Grazie a Emilio Guariglia per avermi dato l’opportunità di parlare liberamente di poesia e di politica, di politica e di poesia.