Ceserani io lo conoscevo dai suoi libri. L’ho incontrato forse tre volte, e solo in un’occasione ho avuto modo di passare del tempo con lui. Per me era e rimane un maestro, uno dei pochi intellettuali italiani che si è occupato di scuola con intelligenza e dedizione. Armato di questa convinzione, con il mio lavoro di ricerca e di studio ho cercato di prendermi cura del suo lavoro e delle sue idee, affinché potessero (e possano ancora) trasformarsi in azione, agire per il cambiamento della scuola e dell’università attraverso un rinnovato insegnamento della letteratura.
Pubblico qui un estratto dal libro Per una didattica della letteratura (Pensa Multimedia 2014), dal capitolo “Alle origini della didattica della letteratura in Italia”.