Per un’agricoltura umana (e umanista)

Tra il 2012 e il 2013, sollecitato dall’editore Fernando Quatraro (Effequ edizioni), ho scritto un libro sul fenomeno delle fattorie sociali. Durante la stesura del libro, un saggio narrativo intitolato “Vado a vivere in campagna“, mio fratello Nicola ha cominciato a lavorare alla sistemazione di un’area di terreno demaniale che si trova nell’alveo del canale Diversivo, a Ponte Tura, al fine di impiantare degli orti sociali e terapeutici, da gestire insieme a operatori e utenti del Centro di Solidarietà. Durante l’estate del 2013 l’artista visuale Marco Casiglieri, ospite dell’associazione L’Altra Città di Grosseto, ha realizzato un documentario video insieme ai primi coltivatori: “La cicala e la formica”. Poi, tra l’estate 2013 e la primavera 2014, ci sono state le presentazioni del libro, realizzate spesso in collaborazione con l’amico cantautore Filippo Gatti, che ha prestato al libro una sua “Country song“. Ne sono nati alcuni articoli, recensioni, interviste (ne segnalo una). E intanto il fenomeno dell’agricoltura sociale in tutte le sue forme è cresciuto e si è sviluppato. E io sono tornato davvero a vivere in campagna.
Coniugando la mia formazione da perito agrario cresciuto in un vivaio con la mia “seconda vita” da letterato che si occupa di lavoro sociale, questo libro mi dà ancora oggi, a distanza di un oltre un anno, grande soddisfazione. Mercoledì 3 settembre gli amici che gestiscono il Cassero senese di Grosseto dedicano una serata al libro, agli Orti della Steccaia e al documentario di Marco Casiglieri. Tutto torna.

Un commento

  1. Che piacere vedo che siamo arrivati alle stesse pratiche e contenuti. Abbiamo una tradizione rurale che in forme diverse poi nel tempo riemerge. Ho la terra a cui si dedica mio marito, ho un mare di amici neorurali, ieri sera ero ad una lezione sugli orti sinergici -ho evitato la pratica pomeridiana e sono andata alla lezione serale sempre in una prospettiva teorica e di orientamento :)- Sto lavorando
    nel liceo in modo sempre caotico (con la miseria di fondi dell’alternanza) sui temi dell’agricivismo.Il 25 settembre chiudo il percorso con un seminario in cui ci saranno referenti del progetro hortis di bologna. Abbiamo una rete picena di economia solidale. Ad Ottobre faremo un evento ad Arcevia per presentare una carta territoriale
    dul governo del territorio. Se hai voglia di dare il tuo contributo qui nelle Marche io
    organizzo la presentazione del tuo libro (ora
    lo ordino) un abbraccio

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