In noi dappertutto è il volto
e piedi, gambe, pube, glutei, schiena, torace
nudi, senza bisogno di pudore.
A nulla è valso il consiglio del missionario.
Io sono l’indigeno che sfiora la nudità del tuo viso
per impararti a memoria.
Il tuo corpo è sulla punta delle mie dita.
(stasera a Grosseto, durante la “Notte visibile della cultura”, con Luca Bonelli e altri amici e amiche leggerò per la prima volta una nuova raccolta di poesie che si intitola “Poesie del tatto e del dissapore”)