Domani inizierà a Roma il XIX Congresso dell’Associazione degli Italianisti. La stragrande maggioranza dei soci dell’associazione è rappresentata da ricercatori o docenti universitari di letteratura italiana. Io, invece, sono un caso piuttosto raro di “italianista indipendente”, che lavora con la letteratura al di fuori dei territori più frequentati, scuola e università. Cerco di portare gli insegnamenti della letteratura nella formazione professionale, nell’orientamento, nella ricerca sociale e nel lavoro di consulenza.
Ora, da italianista indipendente che svolge – per suo conto e con finanziamenti propri – attività di ricerca sulla didattica della letteratura, parteciperò al congresso con curiosità e, addirittura, entusiasmo, perché per la prima volta l’associazione ha deciso di affrontare in modo diretto il nesso tra ricerca e didattica, dando alla didattica la dignità che le compete.
Il congresso, che si intitola “L’italianistica oggi: ricerca e didattica”, dedica ben due sessioni alla discussione di argomenti didattici: una focalizzata sull’umanistica digitale e l’altra sull’insegnamento della letteratura a scuola e all’università.
Io sarò presente a entrambe per presentare i risultati del mio lavoro e per discutere alcune ipotesi di ricerca.
Se avete voglia di partecipare, questo è il programma.